Lettera aperta
Cari soci BLS volevo sottoporvi alcune osservazioni circa le nostre abitudini culinarie.
Negli ultimi anni ci sono stati a mio giudizio sostanziali cambiamenti nelle quantità di cibo consumato nelle cene sociali. Il dato è tanto più preoccupante quanto più tende a crescere in modo esponenziale. Una ascesa lenta ma progressiva del numero delle portate, delle quantità, delle ore passate a mangiare delle calorie immagazzinate. Questa funzione crescente nel tempo e nello spazio si associa sempre più spesso ad un altro fenomeno che meglio di me potranno trattare esperti del settore. Mi riferisco alla dinamica sociale dei nostri appuntamenti culinari. Ci incontriamo per mangiare o mangiamo per incontrarci? La seconda subordinata è l?ipotesi che prende sempre più validità, a testimonianza di questo è la voracità con cui ci si avventa sul cibo offerto. Una sorta di cavallette che divorano ogni sorta di cibaria, quantità di carne inverosimili che da sole alzano la media nazionale di consumo di carne bianca, rossa o di qualsiasi tipo essa sia. Una voracità inspiegabile e irrefrenabile che fa sempre più diminuire la capacità di dialogo concentrati come si è sulla quantità di alimenti da accaparrarsi e mettere al sicuro nel proprio piatto. Ulteriore testimonianza di tale involuzione o forse per qualcuno evoluzione della specie bradipa è la necessità assoluta della presenza del dolce a fine pasto. Ricordo i nostri primi raduni culinari ove molto di rado era presente a fine pasto un o più dolci. Ricordo le spartane e ottime pizze di Majano ove l?unico ottimo piatto della serata era la pizza e a nessuno sarebbe venuto in mente di avere a disposizione una torta primavera o qualche tonnellata di tiramisù. Guai ora a organizzare una cena e/o pranzo senza la presenza di antipasto primo secondo contorno e molti dolci, si incorrerebbe nelle ire dei bradipi presenti, e possiamo assicurare che le ire bradipe sono le peggiori e le più nzirrose. Discorso a parte sono le cene a casa del Lider Maximo dove da sempre le quantità sono oggetto fuori controllo. Diminuisce come si diceva in precedenza la convivialità a scapito della necessaria urgente impellente voglia di mangiare sempre di più. I tempi di consumo dei singoli piatti è arrivato ai record migliori degni della famosa posizione del giaguaro. Spesso si passa dal cibo al divano con poche parole di circostanza riguardanti la prossima mangiata da organizzare.
Propongo di non abolire , mai sia detta una cosa del genere, ma diminuiamo le innumerevoli portate?mah boh
Cari soci BLS volevo sottoporvi alcune osservazioni circa le nostre abitudini culinarie.
Negli ultimi anni ci sono stati a mio giudizio sostanziali cambiamenti nelle quantità di cibo consumato nelle cene sociali. Il dato è tanto più preoccupante quanto più tende a crescere in modo esponenziale. Una ascesa lenta ma progressiva del numero delle portate, delle quantità, delle ore passate a mangiare delle calorie immagazzinate. Questa funzione crescente nel tempo e nello spazio si associa sempre più spesso ad un altro fenomeno che meglio di me potranno trattare esperti del settore. Mi riferisco alla dinamica sociale dei nostri appuntamenti culinari. Ci incontriamo per mangiare o mangiamo per incontrarci? La seconda subordinata è l?ipotesi che prende sempre più validità, a testimonianza di questo è la voracità con cui ci si avventa sul cibo offerto. Una sorta di cavallette che divorano ogni sorta di cibaria, quantità di carne inverosimili che da sole alzano la media nazionale di consumo di carne bianca, rossa o di qualsiasi tipo essa sia. Una voracità inspiegabile e irrefrenabile che fa sempre più diminuire la capacità di dialogo concentrati come si è sulla quantità di alimenti da accaparrarsi e mettere al sicuro nel proprio piatto. Ulteriore testimonianza di tale involuzione o forse per qualcuno evoluzione della specie bradipa è la necessità assoluta della presenza del dolce a fine pasto. Ricordo i nostri primi raduni culinari ove molto di rado era presente a fine pasto un o più dolci. Ricordo le spartane e ottime pizze di Majano ove l?unico ottimo piatto della serata era la pizza e a nessuno sarebbe venuto in mente di avere a disposizione una torta primavera o qualche tonnellata di tiramisù. Guai ora a organizzare una cena e/o pranzo senza la presenza di antipasto primo secondo contorno e molti dolci, si incorrerebbe nelle ire dei bradipi presenti, e possiamo assicurare che le ire bradipe sono le peggiori e le più nzirrose. Discorso a parte sono le cene a casa del Lider Maximo dove da sempre le quantità sono oggetto fuori controllo. Diminuisce come si diceva in precedenza la convivialità a scapito della necessaria urgente impellente voglia di mangiare sempre di più. I tempi di consumo dei singoli piatti è arrivato ai record migliori degni della famosa posizione del giaguaro. Spesso si passa dal cibo al divano con poche parole di circostanza riguardanti la prossima mangiata da organizzare.
Propongo di non abolire , mai sia detta una cosa del genere, ma diminuiamo le innumerevoli portate?mah boh
25 Comments:
...io dico aumentare le quantità di alcool e musica a palla....
..e dopo quest'interrogativo postoci del nostro filosofo CardinalMarzullo ("c'incontrimo per mangiare o mangiamo per incontrarci?") ognuno osservi un giorno di digiuno per riflettere sul proprio personale primordiale istinto famelico bradipo!
Concordo con Careca per una serata music&alcool...che ci siano molti molti dolci però!!! (Giovannabaromano sei semprepresente?!?)
...parlate voi che mangiate tutto nell'arco di, almeno, due ore... se non tre...
che devo dire io che sono, o meglio, ero (spero)costretto a farlo in due o tre minuti? ricordo compleanno del buon sergiolio da montechiaro... ...
Appunto era previsto un capitolo a parte per Lei sig. Segretario...
comunque proviamo a bere solo...se se...
poi aggiungo.. e come s'è fatt spigolos LadyCannonau...fà nu sacc e battut...
volevo fare una cena... "embè mi so saltati i nervi non si mangia più!"
Come direbbe un noto filosofo della zona pianese: "eh no, Sergiolì, si che c...z!" tu la cena la fai, magari un pò più leggera, ma la fai!! che, altrimenti, noi, il servizio te lo facciamo..
Comunque, concordo pienamente con quanto scritto da Sua Eminenza (ringraziandolo sempre per avermi consentito l'acquisto del terzo -dico terzo- abbonamento consecutivo della ex-Carpisa Napoli: TUTTI IN PIEDI!). Qui si sta perdendo il valore supremo della convivialità, del parlare, del dire, dell'ascoltare, del polemizzare (e non sui bicchieri di carta!!); e pigliamoci a paccheri una sera, invece di mangiarli! e facciamo una bella polemica feroce, in diretta, de visu, e non via blog (blob, pardon)! e si è mai visto che per parlare si usano le dita, non si è mai visto, si fosse visto, ma non si è mai visto: per parlare, da che mondo e mondo, si usa la boccuccia: ebbeneeeee, noi, negli ultimi tempi, la usiamo solo per mangiare; e ce ne saranno argomenti di polemica, rotture, fughe in avanti, palle corte, scienziatarie, o dobbiamo aspettare il 4 novembre 2006 (Napoli-Juve, n.d.r.) per discutere animatamente? Se continua così, siamo alla panna cotta e io mi vedrò costretto a ritirarmi a Umbertone! Propongo, a tal proposito, cena sociale (data da fissare a vostro piacimento) comprendente: spaghetti&bottarga, vino bianco e basta; a detta cena sociale ci sarà obbligo, per ciascuno dei parteecipanti, di prendere la parola per 15 min * 2 turni (almeno) su argomenti che saranno scelti e comunicati a tutti.
Si richiede max serietà, no perditempo, allegare fototessera; garantiamo max pulizia e discrezione.
Ah un intervento serio e importante, finalmente ahh ZioNello dubito sul menù della serata ma?..non come quello nzirroso di MonteChiaro..se se mo la cena non la fà più..tu ti vuoi fidanzare si? o no?
visto che si lamenta sempre, ho da denunciare che il mio compaesano non mi risponde al cell..contravvenendo alla regola fondamentale di sostenere sempre l'esule in solitudine...obbligatoria cena di riparazione al grave torto recato vecchia compagna di ballo del quq qua....
E' da notare che all' "ascesa lenta ma progressiva del numero delle portate" è corrisposta una riduzione rapida e progressiva dell'impegno politico dei partecipanti alle cene.
ah questo intervento tutto politico della Triplice ci spinge verso tre soluzioni intercambiabili:
1 facciamo un Congresso Straordinario e ci cuntamm
2 si organizza subito una Festa de L'Unità
3 una grande manifestazione da Meta fino a Sorrento
da Meta fino a Sorrento!! oppure ci incateniamo da qualche parte!
Addirittura inacatenati ?
E poi nessuno ha detto che la riduzione rapida e progressiva dell'impegno politico (o meglio partitico) costituisce un fatto negativo
a questa ultima affermazione della Triplice replico con una affermazione che rubo dal vocabolario del nostro lider maximo:
brutta scesa...a triplice e fatt na brutt scesa..
incateniamoci sotto casa della Triplice
e si...mo quello che non risponde a telefono sono io...
ta-ta-ta BU BU ZUM!
sce' controllati le chiamate non risposte...Cena cena!!!!!!!!!
e al ritmo tribale Cena Cena i Bardipi si ritroveranno a tavola, ben inbandita per l'ulteriore abbuffata, e vabbè io ci sto basta che ci sia salsiccia e broccoli...
un solo grido tuttii alla Cappella Rossa a mangiareee
cardinale,tutto giusto tutto bello...musica , alcool, gente...politica...ma le cene sono sempre le cene!!!!
...io dico che non è il lider a parlare..
eh no, ovemai le parole del lider maximo dovessero essere del Lider Maximo originale, condivido tutto o quasi: condivido l'invito a superare la stanchezza, a recuperare vivacità e molto altro; non condivido, però, l'idea della sparizione e dell'allontanamento: in fondo si dovrebbe solo ridurre il numero di portate e aumentare il numero di dialoghi e conversazioni. Quindi, dato che il numero di portate oscilla tra le 7 e le 11, quello delle conversazioni beh..il tempo lasciato libero tra una pietanza e l'altra, allora basta ridurre a un numero compreso tra 3 e 5 le portate e aumentare di n° 2 quello delle conversazioni per ristabilire l'equilibrio portate/conversazioni. Scherzo (in parte) ma sia ben chiaro: sempre alte si elevino le lodi a chi si sobbarca ore di fuochi, cucina e pulizie per Noi cavallette, ma l'invito, in definitiva, era per ciascuno di noi, cavalletta in pectore: usiamo un pò di tempo in più per parlare, un pò meno per mangiare, e dal momento che l'abbiamo sempre fatto, cosa ci sarà di difficile nel farlo o di grave nel dirlo?
vott nat parola
condivido l'appello di ZioFreddy...in attesa che ci concludano gli accertamenti trovo le parole del nostro De Maio ispirate da profonda saggezza e mirabile audacia, uomo onesto e buono, padre di famiglia esemplare, sposo buono e fedele...
sempre più dubbi...
chi abusa del nick lider maximo rischia grosso...
avvertimento di macumba
...non è lui...io dico non è cosa di spiaggia???
qualificati subito o ci sarà una potente macumba....Myrddin
..la nuova leva govanile sinistra Pdp....grande Antonio cugino di Jack il malvagio e di Orazio Beto...benvenuto!!!
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