40 anni fa....
Hasta Siempre Comandante
Imparammo ad amarti
dalla storica cima
da dove il sole del tuo coraggio
tenne la morte in in scacco.
Qui indugia la chiara
e pregnante trasparenza
della tua amata presenza,
Comandante Che Guevara.
La tua mano gloriosa e forte
spara dall'alto della storia
quando tutta Santa Clara
si desta per poterti vedere.
Qui indugia la chiara
e pregnante trasparenza
della tua amata presenza,
Comandante Che Guevara.
Chi mandò la brezza
col sole di questa primavera
per piantare la bandiera
con la luce del tuo sorriso?
Qui indugia la chiara
e pregnante trasparenza
della tua amata presenza,
Comandante Che Guevara.
Il tuo amore rivoluzionario
ti porta a nuove imprese,
dove c'è bisogno della forza
del tuo braccio liberatore.
Qui indugia la chiara
e pregnante trasparenza
della tua amata presenza,
Comandante Che Guevara.
Marceremo, sempre avanti,
ti seguiremo da vicino
e con Fidel diciamo:
Sempre con te, Comandante!
Carlos Puebla
13 Comments:
...la canzone in spagnolo però è tutta un'altra cosa...
...mammamiaaaa che emozione... non vedo l'ora di vedere con i miei occhi quella terra tanto sognata...ho i brividi al sol pensiero...non vedo l'ora!!! Comandante Celentano...vamosss!!!
...e se non si commenta più l'anniversario della dipartita del "che", nè il compleanno di Nelli..allora la crisi non è passegera ma stabile..Moniax non dire che sono sempre io...
crisi: stato di crisi: Urge un incontro-dibattito...propongo che ci si incontri per i congressi preliminari in ordine sparso in questi giorni...e poi incontro decisivo per le Primarie del PD e quelle del Blog...
ma cla...quasi quasi ti do ragione...
...sì sì sì, urge un incontro dibattito...propongo sabato sera, ore 22,00 circa, al wine bar difronte ad un bel bicchiere di falerno moio in una sala rossa comunista...
..è si che ci vuole un dibattito, perchè voglio pure passare sul post del Nelli (che essendo embargato non può lamentarsi più di tanto) ma, su Ernesto Che Guevara no!!! sul guerrigliero eroico non si transige!! su chi 40 anni fa dava la sua vita per dare speranza agli altri no!! onore a te Comandante Guevara, il tuo esempio vive le tue idee perdurano, hasta la victoria siempre!!!
Ebbene Careca, bisogna dire alcune cose. Nessuno mi pare abbia attaccato il Che e questo in tempi così strani mi pare già un successo. Sai ci sono le primarie e la corsa verso il centro è diventato lo sport imperante...figuriamoci che anche Veronica Berlusconi è diventata una bella figura...Ecco il tuo post è come se in qualche modo ci ridà la lente per guardare le cose del mondo e rimetterle nella loro scala di grandezza...Andiamo a votare per le Primarie...WWW il Che..comprate il libro di Gianni Minà, già un successo travolgente in Francia e ampiamente censurato su tutti i giornali, le radio, e le TV italiane...
E poi apriamo finalmente il primo congresso della Bradipo Life Style!
e congresso sia!!!! come si chiama il libro di Minà???
Argentina in semifinale mondiale....
C’è anche un altro legame, più stretto, tra il Comandante e questi Pumas che hanno fatto impazzire l’Argentina. Se Che Guevara ha fatto la rivoluzione, altrettanto stanno facendo Augustin Pichot e compagni. Da due anni battono più o meno chiunque e da due anni sono in guerra con la loro federazione e si autogestiscono (c’è un comitato di sei giocatori, tutti veterani: «Così se devono prendersela con qualcuno sanno con chi avranno a che fare»). Il punto più alto dello scontro un anno fa, a Londra: i Pumas avevano battuto per la prima volta l’Inghilterra a Twickenham e quando Alejandro Risler, il loro presidente, prese la parola al banchetto, si alzarono e abbandonarono la sala. «Abbiamo vinto per noi, non per loro» spiegò più tardi capitan Pichot. Alla loro federazione rinfacciano di essere rimasta all’epoca del dilettantismo, di non far nulla per migliorare il rugby argentino, un movimento che produce talenti in serie (sono 300 gli argentini che giocano in Europa, compresi 29 dei 30 nazionali del c.t. Marcelo Loffreda che a fine Coppa andrà ad allenare il Leicester) ma non ha sponsor, è disorganizzata e non aiuta i giovani giocatori.
E forse è proprio questa situazione di perenne conflitto che li aiuta e li spinge nell’altra rivoluzione, quella che portano avanti sul campo. Vincendo troppo spesso, arrivando alla semifinale mondiale hanno stravolto le gerarchie del grande rugby e ora pretendono anche loro un posto a tavola. Hanno chiesto di essere ammessi come settima squadra al Sei Nazioni e gli è stato risposto picche; hanno chiesto di poter diventare la quarta del Tri Nations e le federazioni del Sud hanno preso tempo. Insomma, vincono e rompono. Sono un attentato costante agli equilibri consolidati. «Certo che esiste una linea che ci unisce a Che Guevara — ha detto Pichot a Le Figaro —: lui ha amato il gioco come lo amiamo noi, lui ha combattuto per cambiare il mondo e noi nel nostro piccolo combattiamo per avere quei riconoscimenti che siamo convinti di meritare. Mi piace pensare che lui avrebbe apprezzato quello che stiamo facendo in Francia. Se ci siamo riusciti è anche merito suo perché, come ha insegnato il Comandante, noi siamo realisti, esigiamo l’impossibile».
" ...dalle 18 alle 6 del mattino.. ....una scatola di sigari e due pistole..." Wow! Aveva la barba come Sandokan, fumava come Yanez ed agiva di notte come Zorro. Viveva nei Caraibi dove c'era il Corsaro Nero con i suoi fratelli, ed aveva vinto una rivoluzione proprio nell'isola dove era stato anche Long John Silver. Aveva scritto un libro che parlava di un tipo di campeggio MOLTO più interessante ed avvincente di quello descritto nel Manuale delle Giovani Marmotte ... Ce n'era più che a sufficenza per affascinare un ragazzino di undici anni... (E.S.)
"politicamente scorretto" di Gianni Minà. Nel prologo l’autore racconta anche, per la prima volta, l'epurazione subita dalla Rai, proprio negli anni in cui il suo lavoro di documentarista veniva apprezzato e premiato, dal Festival di Montreal, al Nastro d'argento, al premio alla carriera al Festival di Berlino.
Si può non condividerlo in parte o in tutto ma bisogna leggerlo....
Fantastici Argentini
a volte ci sono problemi, più tecnici che di volontà, che limitano i nostri incontri sul blog... ma resta sempre un punto di riferimento per tutti noi...e forse anche per chi non ci scrive... può uccedere, niente di preoccupante....
Il Che, il Che tutti noi lo ricordiamo ogni giorno, tutti gli anni, non solo nel giorno di un anniversario certo non piacevole da ricordare... il Che lo viviamo ogni volta che facciamo qualcosa per gli altri, ogni volta che ci battiamo per chi è più debole o più sfortunato di noi... i suoi insegnamenti li portiamo sempre con noi... sempre.
dopo questo posti ti devi dimettere..così alla vigilia delle primarie...
scherzo...WWW il segretario più giovane e anche l'ultimo del ns partito...
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