CIAO CARO.....

Dovrei essere contento
e sono contento per la morte di pinochet. Il dittatore cileno, vi rimando a pagine di giornale per illustrare i suoi efferati crimini e sulla benevolenza ed il supporto ricevuto dagli americani nel commetterli. pinochet l'11 settemmbre 1973(io non ero nato) rovesciò con un colpo di stato il governo democraticamente eletto del cile guidato dal socialista salvador allende, che morì difendendo il palazzo della repubblica e quindi la democrazia e la liberta'.Purtroppo augusto pinochet muore a 91 e per morte naturale. E' morto in un letto di ospedale ed ha ricevuto le cure necessarie fino all'ultimo respiro, circondato dai suoi famigliari. purtroppo nei suoi confronti è stata concessa spropositata umanita'...so che l'umanità e il ricorso al perdono ed alla comprensione dovrebbe trovare posto nei nostri cuori. Non nel mio, non per pinochet. Spiace che la morte non lo abbia colto prima ed in modo traumatico e violento. Spiace che la giustizia internazionale non abbia sbattuto in una cella un ignobile essere come quello.Spiace che il popolo cileno non abbia avuto l'occasione di avere una giustizia diversa.Perche' per uno come pinochet morire a novantanni passati, di morte naturale e' davvero una bestemmia alla giustizia ed alla vita.Uno sputo in faccia al suo ricordo.Quello che non ha fatto la giustizia degli uomini lo ha fatto, purtroppo in ritardo, la natura. la morte.
dal blog di jukka reverberi - offlagadiscopax - http://footprintsinsnow.blogspot.com/
2 Comments:
Pinochet, il sadico che spense la primavera
Oggi è un giorno triste per la storia del Cile e soprattutto per la giustizia cilena. Il più grande criminale nella storia di quel paese e forse dell?intera America Latina, Augusto Pinochet Ugarte, è morto nel suo letto. Per i 3.500 desaparecidos, per le decine di migliaia di torturati e prigioniri politici, per il mezzo milione di esiliati non ci sarà mai giustizia.
di Gennaro Carotenuto
In un conato di dignità il governo concertazionista, che pure ne ha discusso per tempo spaccandosi, ha annunciato che non ci sarà né lutto nazionale né funerale di stato.
Con quello che passa il convento nel Cile del 2006, tiriamo un sospiro di sollievo e restiamo quasi stupiti per la buona novella.
Pinochet il sadico, quello che ordinava di torturare infilando topi nelle vagine delle prigioniere politiche, è morto nel suo letto senza essere mai stato neanche per un?ora in carcere.
Pinochet il traditore, che si finse fedele al Presidente Salvador Allende fino all?ultimo istante, è morto con qualche vescovone che gli impartiva i sacramenti.
Pinochet il ladro, forse solo Francisco Franco e Ferdinando Marcos rubarono come lui, che faceva girare su oltre cento conti correnti statunitensi le centinaia di milioni che sottraeva all?erario pubblico, è morto nel lusso.
Pinochet il sepolcro imbiancato, che aveva riportato il Cile al medioevo, è morto con le sue tre figlie al capezzale, quelle che già madri e nonne ottennero ben sei annullamenti dalla compiacente Sacra rota.
Pinochet il burattino, manovrato da Henry Kissinger (degno compare anche lui morirà nel suo letto), dalla CIA, dall?Anaconda e dall?ITT (oggi AT&T) come un pupazzo, per evitare la giustizia, è morto facendosi passare da demente.
Anche il più ignobile dei dittatori, anche Adolf Hitler aveva un progetto propositivo, per quanto aberrante fosse.
Pinochet no. Pinochet solo voleva spegnere la primavera.
Odiava il fiorire del Cile dell?Unidad Popular e si considerava il tutore dell?ordine per conto di quelle 50 famiglie che tutt?ora si considerano e sono padrone del paese più classista del mondo.
E la soffocò, la primavera. Pinochet, Pin8, muore da trionfatore, nessuno si illuda. Ha svolto bene il suo compito di burattino. Il Cile è oggi un?isola remota circondata dalle Ande, il Polo Sud, il Pacifico e il deserto, l?unico angolo del continente impermeabile alla nuova primavera latinoamericana. Un esercito ipertrofico, modernissimo, aggressivo, continua a fare da tutore dell?ordine per le stesse aristocrazie di sempre, da Portales a Manuel Montt a Pinochet. Nessun parlamentare a sinistra della Concertazione sarà mai eletto con la legge elettorale fatta dal dittatore per la democrazia autoritaria che gli successe e che il governo si guarda bene dal cambiare. Il centrosinistra più "moderno" al mondo ha completato in questi 17 anni e reso eterna l?imposizione del modello per la quale Pinochet aveva chiamato all?opera i Chicago Boys, i tecnocrati neoliberali. Questi, come nel libro di Primo Levi, hanno scelto uno a uno "i sommersi e i salvati". Da quel campo di concentramento che era il Cile di Pinochet, la metà della popolazione (quella che credeva nella primavera) fu sommersa nella precarietà perché l?altra metà, quella che oggi piange Pinochet, potesse continuare a vivere nel lusso.
E? morto Pinochet, il sadico che spense la primavera. Che l?inferno non gli sia lieve
non dimenticherei le protezioni del governo britannico nella persona del ministro Jack Straw, non dimenticherei l'azione forte di persuasione morale e immorale del Vaticano (e detto da un Cardinale) e non dimenticherei l'azione meritoria del Giudice spagnolo Garzon...
Posta un commento
<< Home