in questa triste ora....
Piccolo testamento
Il qui presente, nel pieno benché effimero possesso delle proprie dignitose facoltà mentali,
qualora un incidente o una patologia lo costringessero in un letto, assistito da costosi macchinari da cui dipenderebbe la sua vita, in uno stato d’incoscienza protratto di almeno 360 giorni
chiede
– che non si dia risalto mediatico alla cosa: la gente nasce e muore tutti i giorni;
– che i politici restino a distanza: sarebbe un Paese migliore se le leggi non si facessero pensando sempre al caso particolare;
– che i cantanti facciano i cantanti, e gli opinionisti si tengano le loro opinioni: grazie, ho già le mie;
– che i preti facciano i preti – che pensino cioè a consolare vedove e orfani, e non a inventarsi bislacche etiche pro-life che, per quanto ho potuto appurare, dal Vangelo non risultano.
E io il Vangelo un po’ l’ho letto. Comincia con un vecchio Santo che chiede di morire; prosegue con un uomo, figlio di Dio, che a un certo punto decide di morire. Proprio così: il padre gli lascia la libertà di scegliere, e lui decide. Quando un amico lo prende in disparte per dissuaderlo, lui gli risponde: Vade retro Satana. Non so se mi sono spiegato: Vade Retro Satana, perché tu non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini.
Pecco certo di superbia nel paragonare il mio piccolo sacrificio a quello del Figlio di Dio: lui doveva mondare tutti gli uomini dal peccato originale, io vorrei soltanto che i macchinari, il tempo, le risorse e l’affetto che si spendono sul mio caso disperato vengano rivolte ad altri malati, più bisognosi di affetto, risorse, tempo e macchinari. Ma la vita è un dono, l’unico che mi resta, e dei doni si dispone a piacimento. Capisco che dire di No a un dono possa essere interpretato come un segno di scortesia: il mio però più che un No è un Grazie, mi è piaciuto, ma in queste condizioni non mi va più, ne ho avuto abbastanza, datene piuttosto un po’ di più agli altri che ne hanno avuto meno.
– E quindi: che si stacchi la spina ai macchinari.
– Che si stacchi l’eventuale sondino che mi nutre. Qualora il dottore incaricato avesse difficoltà con la sua coscienza, chiuda gli occhi e faccia finta di toglierlo a Giovanni Paolo II.
– Che mi si somministri per favore qualche oppiaceo, nell’eventualità che pure nell’incoscienza io stia provando un po’ di dolore. Se non si può fa lo stesso, ma ho sempre pensato che prima di morire mi sarebbe piaciuto provare qualche sostanza da cui mi sono saggiamente tenuto lontano da giovane.
È tutto? Sì, direi che è tutto.
11 Comments:
Claudio Celentano
Gabriele Iaccarino
Giulio Cafiero
Spero che questo scempio politico-mediatico perpetrato sulla carne di una povera donna e della sua famiglia, serva almeno a destare qualche coscienza dal torpore in cui è sprofondata la nostra società. Che la violenza e tracotanza dei nostri governanti (statali ed ecclesiastici)ormai disvelata nella sua essenza più brutale,sia finalmente riconosciuta e contrastata.Che ogni individuo riacquisti la libertà di decidere del proprio corpo e della propria mente, non più obnubilata da Grandi Fratelli e Grandi Cardinali!
e vabbè..ecco le mie volontà.
Qualora mi trovassi in totale stato di incoscienza vorrei:
Parrucchere tutti i giorni.
Massaggi tutti i giorni.
Qualcuno che mi raccontasse cosa succede nel mondo.(di tanto in tanto)
Leggero e sobrio trucco quotidiano
Alimentazione adeguata continua
Mobilitazione quotidiana
Non pretendo visite di amici o parenti
Musicoterapia
Degenza in confortevole dimora
Tutto ciò fino a quando non sopraggiunge una qualsiasi complicazione clinica per la quale io debba ricevere delle cure...allora stop...che eutanasia sia...in tal caso anche attiva.
La risorse economiche saranno a carico del mio lavoro pregresso.
Confido nella memoria del web.
Giovanna Morvillo
vabbè Giovanna non ti preoccupare...ci pensiamo noi...
Parrucchiere: Zio Nello
Massaggi: Sergiolino
al trucco ci penseranno le Urbine (se hanno tempo e pacienza)
...tutti i giorni i bradipi a casa a pranzo, cena, spuntini..ecc..musicoterapia..
difficile il parrucchiere ci ha le nzirre musicali..alimentazione adeguata..pasta e fagioli, salsiccie, cotiche, patate al forno bruciate (ti piacciono tanto)---vabbè vabbè
Il maritino tuo che ti vuole tanto tanto bene
raffaele esposito "il cubano"
che siano almeno 365 giorni...e mi raccomando, brindate sempre anche per me...qualora...
monia cilento
bisognerebbe far presto prima che il nano (senza offesa ai bassi di statura) leggiferi... ma penso che sia troppo tardi, ormai ci resta l'esilio a Cuba od in qualche altra parte del sud America
hasta la victoria siempre
L'accorata preghiera di antonio careca ha ispirato il mio testamento biologico, che voglio lasciare qui ove vi è -qualcuno- che lo custodirà e ne farà l'uso appropriato al momento opportuno.
Vorrei che venisse pagato il mio ricorso cacacazzo.doc.
..bisogna prima vincerlo il ricorso, in tal caso dopo sarai pagato con tanti bei panini da "giggino è sempre un amico" situato in Ercolano...
Posta un commento
<< Home