Bradipo Life Style

giovedì, marzo 01, 2007

Celentano è on line!!!

[28/2/2007]SUL TRENO PER BAMAKO Da Sorrento Claudio Celentano parte per un reportage percorrendo la mitica tratta ferroviaria dal Senegal al Mali che seguirà Positanonews
[28/2/2007] SUL TRENO PER BAMAKO
SUL TRENO PER BAMAKO (Mali) - Il Mistral si infila come un pugno nel buio della savana. Undici carrozze fradice di sudore. Tremila uomini e donne, inscatolati a più di quaranta gradi. Bambini nudi intontiti dal caldo. Sacchi di farina ovunque. Bidoni pieni di pesce e mosche. Un televisore giapponese ancora imballato. Borse, scatoloni, valigie. E là davanti i fari della vecchia locomotrice Diesel: nell’aureola luminosa appare un baobab, e scompare, poi il nulla, un’acacia, di nuovo il nulla. L’Africa maltratta fin dalla prima notte di viaggio i suoi figli costretti a partire. Perché questo non è solo il treno degli immigrati. Questo è il convoglio dei banditi che nel buio assoluto dei villaggi assaltano gli scompartimenti e arraffano tutto ciò che riescono a toccare. È la fila di vagoni ondeggianti che quando scavalcano sferragliando i fiumi si riempiono di insetti, cimici e zanzare come se fossero fatti di carta moschicida. È la ferrovia che unisce l’Oceano Atlantico al Sahel, la porta del deserto e dei camion carichi di clandestini che salgono al Mare Mediterraneo. Da Dakar, Senegal, a Bamako, Mali: 1.420 chilometri, la via più veloce, si fa per dire, tra le due capitali. Il viaggio sul Mistral dieci anni fa durava trenta ore. Oggi, quando la linea è bloccata per un deragliamento, come in questi giorni, se ne impiegano anche sessanta. Mohamed Touray, 31 anni, è partito da Bijilo, in Gambia. «Voglio andare in Svizzera - racconta -. Ora vado a cercare lavoro a Bamako. Qualunque cosa. Poi, se avrò soldi, chiederò il visto per la Svizzera. Se non me lo danno? Troverò qualche modo». Con i camion del deserto? «Sì, ma solo se non avrò alternative. Il deserto è pericoloso», sorride Mohamed Touray e mette la mano in tasca. «Ecco qua - dice mostrando una tessera con la sua foto -: era la mia carta d’identità a New York. Ci sono stato nel 1999. Poi il visto è scaduto».

...Buon Viaggio Amore...