
“Ma alla fine quante mutande devo portare?” chiedeva perplesso il primo e l’altro rispondeva con una smorfia di sufficienza: “mah 2 basteranno … poi lì ci vestiamo africano”. Ma la risposta non lo convinceva e insisteva: “ ma farà caldo o freddo il clima di questi periodo com' è?” e l’altro: “ ma come sarà .. caldo caldo assai ma anche fresco la sera.. insomma africano”. Eppure le risposte non lo convincevamo e insisteva sulle zanzare: “ ma le zanzare ci sono?” e l’altro sicuro :”assai pieno di zanzare” e di rimando l’altro :” ma allora sarà pericoloso per la Malaria?” e l’altro stavolta sicuro: “ma noo le zanzare sanno che tu stai solo 7 giorni e non ti pungono!”, l’altro perplesso e puntiglioso:” ma come che ne sanno le zanzare? E se poi mi pungono eeeh come si fa?” ma no lo tranquillizzava e lo allarmava al contempo: “tanto l’incubazione dura 2 anni e la profilassi l’avresti dovuta già iniziare… ora è tardi”. Il ragionamento fatalista è come sale sulle ferite della ragionevolezza dell’avveduto compagno di viaggio: “ ma come … cioè quindi non posso prendere nulla ora? “ “è tardiiii” ribatteva l’altro e rincarava smontando le poche certezze:” mi raccomando poco bagaglio e poi sull’albergo o casa abbiamo alcune piccole perplessità”, l’altro sconcertato dall’aultima affermazione sussultava:” ma come dove dormiamo?? Non si sa? E poi chici viene a prendere all’aeroporto?” e l’altro rassicurante ma non troppo:” tranquillo qualcuno verrà . . .poi atterrando di notte” e subito veniva interrotto: “ come di notteee?In africa atterriamo di notteee?” e l’altro comprensivo:” si certo in Africa si atterra sempre di notte…di giorno non si può la pista si squaglia” brevi attimi di silenzio e l’altro amico sconvolto e avvilito : “ ma una notizia certa la possa avere… e perchè di notte e non di giorno … ma poi se nessuno viene all’aereoporto?? E la mattina che coalzione si fa?” l’altro sembrava mantenere la calma a stento sotto la pioggia di perplessità dell’amico e rispondeva dispensando ulteriori incertezze: “ma stai tranquillo . . se poi dovessimo perderci tu hai il cellulare per il cibo non ti preoccupare mangeremo tutte le prelibatezze del posto”.
Era di sera e fuori a dispetto della primavera un fragoroso temporale faceva sentire la sua pioggia ... l’uno era tranquillo e l’altro controllava il cellulare, le chiavi , la scadenza del passaporto, la schiuma da barba, il costume, quante magliette a maniche corte avesse con sé, i farmaci vari e dopo aver ritrovato tutto aspettava un po’ per ricominciare il controllo.
Buon viaggio e portateci un pezzo d’Africa !!!